Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz

Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz
Nella divinità del mondo
troverò me stesso
in essa io riposo
risplende la divinità dell'anima mia
nel puro amore per tutti gli esseri,
risplende la divinità del mondo
nei puri raggi della luce.
-R.Steiner-

mercoledì 9 dicembre 2015

Arte esoterica: Emma Kunz (1892-1963)





Nata in una famiglia di modesti tessitori, Emma Kunz si rese conto fin da piccola di possedere abilità paranormali: telepatia, percezioni extrasensoriali e poteri di guarigione. Mentre frequentava ancora la scuola sviluppò un interesse per la radioestesia, una forma di divinazione che utilizza i campi di energia, e cominciò a disegnare intensamente sui suoi taccuini. Solo nel 1939, tuttavia, iniziò a praticare i suoi poteri curativi e a realizzare elaborati disegni geometrici a matita e pastello su carta millimetrata. Guidata da un pendolino, Kunz produceva ogni opera in un'unica sessione, talvolta lavorando senza interruzione per più di ventiquattr'ore. Anche se i suoi disegni sono caratterizzati da bellissimi motivi decorativi, Kunz non li realizzava con l'intento di produrre arte: essi erano parte integrante dei suoi rituali di guarigione, nel corso dei quali posava le opere sul pavimento per individuare le interruzioni di energia.


Kunz era convinta che i suoi disegni, in quanto prodotti "della più profonda interiorizzazione dell'interno e della più profonda esteriorizzazione dell'interno", le permettessero di riconoscere e trasformare l'energia negativa. Per questa caratteristica le sue opere rientreranno nella più ampia casistica delle immagini di guarigione, che si ritiene possano poter curare malattie sia fisiche sia mentali con la loro semplice presenza o attraverso il contatto con le persone sofferenti. Mentre molte altre opere di guarigione sono legate a più ampi sistemi di credenze culturali o religiose, le immagini di Kunz sono chiare manifestazioni della sua personale ideologia, "uno specifico sistema di regole che sento dentro di me e che nonni danno pace". Le ricerche e le pratiche di guarigione di Kunz, tuttavia, sono in linea anche con una più ampia corrente tra Ottocento e novecento: il fascino per gli elementi nascosti dietro al mondo visibile e la possibilità di una consapevolezza più elevata, alla quale accedere attraverso la visualizzazione di forze.


Le opere di Emma Kunz sono state viste in esposizione alla 53a Biennale di Venezia, Il Palazzo Enciclopedico.



Emma Kunz - Work n.505


Emma Kunz - Drawing Work n.142


Emma Kunz - Drawing work n.143


Emma Kunz - Work n.091





Credit to:
accademiametafisica.org
Immagini tratte dal web





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