Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz

Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz
Nella divinità del mondo
troverò me stesso
in essa io riposo
risplende la divinità dell'anima mia
nel puro amore per tutti gli esseri,
risplende la divinità del mondo
nei puri raggi della luce.
-R.Steiner-

lunedì 14 dicembre 2015

Antroposofia: Il significato esoterico della Terza Settimana d'Avvento





Nella terza settimana d’Avvento le potenze luciferico-arimaniche si accostano alla terza parte costitutiva dell’entità umana: il corpo astrale. Esse cercano di risvegliare in esso ogni sorta di passione, di paura e di angoscia. L’avvicinarsi della soglia del mondo spirituale e del guardiano che la sorveglia, nonché la possibilità di uno smembramento della propria entità in pensiero, sentimento e volontà, gettano l'uomo in un terrore paralizzante. Egli teme non solo di perdere il proprio equilibrio interiore, ma anche di perdere interamente sé stesso avvertendo la spinta delle tre forze animiche a trasformarsi in bestie selvagge pronte a gettarsi su di lui e dilaniarlo: l’aquila rapace, il leone ruggente e il toro furioso. Se l’uomo non trova la forza interiore di andare incontro coscientemente a questi tre mostri che lo insidiano, questa paura che tutto divora sparisce nelle profondità subcoscienti, e la coscienza si illude sul suo proprio essere. E questo ha oggi come conseguenza una aumentata “Tendenza alla Menzogna”. Poiché in fondo ogni menzogna sorge da una paura inconscia, mentre l'affermazione della più piccola verità esige dall'uomo un grande Coraggio. Allo stesso modo ogni intolleranza verso i pensieri e le opinioni altrui deriva da questa inconscia vigliaccheria. Allora, per far fronte a questa minaccia, bisogna sviluppare la Virtù del CORAGGIO, del Valore, ovvero in senso lato, della PRESENZA DI SPIRITO, vale a dire la capacità di non smarrirsi in nessuna situazione, cosa che da un punto di vista esoterico significa mantenere in reciproca armonia e perfetto equilibrio le tre forze animiche di base: Pensare, Sentire e Volere.

Ma per il discepolo dello spirito vi è ancora dell’altro, poiché la Virtù del Coraggio gli è indispensabile non solo per sopportare la scissione del Pensare, del Sentire e del Volere alla soglia del mondo spirituale, ma anche per potersi orientare in modo giusto una volta entrato in questo mondo. Per questo motivo è per lui di particolare importanza acquisire il retto PENSARE già nel mondo fisico-sensoriale. Infatti solo una rigorosa disciplina del Pensare nel senso della Filosofia della Libertà di Rudolf Steiner, può sviluppare la capacità di distinguere la verità dall’errore anche nel mondo spirituale …

E in tale libertà egli deve poi forgiarsi autonomamente la spada micheliana del “Pensiero Libero dai sensi” per respingere le forze arimanico-luciferiche che sorgendo dalle profondità della sua stessa anima aggrediscono i fondamenti spirituali del sentimento e della volontà.

IL CORAGGIO DEL PENSIERO, il Coraggio di realizzare a pieno la propria libertà, questa è la Virtù con la quale si può compiere nell'interiorità il terzo sacrificio dell’anima natanica, il sacrificio collegato alla grande immaginazione dell’Arcangelo Michele ovvero di San Giorgio che vince il drago.






Credits to:
SERGEJ O. PROKOFIEFF
Il corso dell’anno come via di iniziazione all’esperienza
dell’Entità del Cristo”, Ed. Arcobaleno.



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