Riiiiibuongiorno...
cosa faccio a casa infortunata? vi ho stressato x troppo tempo parlando d'angeli, storie leggendarie del passato e chiccherie Troppo Retrò? volete aria di nuovo e non sapete dove sbattere la testa? (NEMMENO IO!)... questo a causa del lavoro che mi ha sviato il cervello e dell'incidente dopo il quale cerco di saldare una volta per tutte la testa al corpo... l'arte contemporanea non l'ho dimenticata tranquilli, anzi ve la ripropongo qui nella sua nuova veste cucita su misura... perché insomma, la "vernisage" della Biennale d'Arte ahimé quest'anno me la son persa (son passati i bei tempi da studentessa che gironzolava per Venezia cercando nell'aria ispirazione artistica per la prossima opera concettuale)... questa è la cosa che più adoro della Biennale: è quel fantastico formicolio nell'aria lagunare (che mi manca molto)... che non trovate altrove... un mix & match di colori, gente strana e di tutte le razze, artisti & fashionisti, architetti e turisti, critici e veneziani illuminati doc! Se cercate una bella brodaglia di gustosa allegria, senso di colorata "stranezza", le critiche d'arte inutili sparpagliate per i 4 venti e il tutto condito dall'odore estivo di salsedine... beh... cosa aspettate? approdate nella mitologica laguna veneziana e ne troverete delle belle!!! Qui arte e storia del passato si uniscono in modo bizzarro (il termine giusto è "goldoniano") con l'arte contemporanea ed estrosa a livelli quasi "kitch" per abbozzare da qui la linea del futuro intellettuale! Come voi me ne sto davanti al pc, ed è da questo che insieme a voi voglio dare una prima sbirciata a ciò che ci siam persi questi primi giorni di Biennale... Ecco un assaggino aspettando di guarire e di vederla dal vivo!
54° Biennale di Venezia.
Esposizione Internazionale d'Arte: ILLUMInazioni
(dal 04.06.2011 al 27.11.2011)
Nel 1895 la città di Venezia decise di promuovere la prima edizione della prestigiosa Biennale d'Arte, con l'idea di istituire una mostra artistica a carattere nazionale ogni due anni: l’idea si dimostrò essere spettacolare, infatti nel giro di poco tempo l'evento divenne una tra le più importanti rassegne d'arte europee, ospitando artisti moderni e contemporanei di fama internazionale.
Una delle caratteristiche che rende la Biennale così particolare, è che le opere principali vengono esposte nel particolare scenario naturale e artistico dei “Giardini” di Venezia, la più ampia zona verde della città, frutto di una bonifica voluta dallo stesso Napoleone Bonaparte, che ne fece un'area pubblica per i cittadini. Oltre alla florida vegetazione che contraddistingue il luogo scelto per le esposizioni artistiche, nel corso del xx secolo i “Giardini” si arricchirono di un numero sempre più crescente di monumenti (per lo più ubicati nell'area fronteggiante il canale) e di padiglioni espositivi per ciascuna nazione ospitante: le diverse architetture sono decisamente peculiari per la forma e tutte progettate da influenti architetti del novecento, quali Alvar Aalto, Sverre Fehn, James Stirling e il veneziano Carlo Scarpa. Successivamente la rassegna si espanse ulteriormente tanto da integrare come Padiglioni esterni anche i suggestivi spazi dell'Arsenale.
In questo favoloso contesto storico e naturale, il 2011 ha aperto la 54° Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia dal titolo ILLUMInazioni; questa edizione è diretta da Bice Curiger, una importante storica dell'arte, nonché curatrice di mostre e direttrice editoriale della rivista “Tate etc” della Tate Gallery di Londra.
Una delle caratteristiche che rende la Biennale così particolare, è che le opere principali vengono esposte nel particolare scenario naturale e artistico dei “Giardini” di Venezia, la più ampia zona verde della città, frutto di una bonifica voluta dallo stesso Napoleone Bonaparte, che ne fece un'area pubblica per i cittadini. Oltre alla florida vegetazione che contraddistingue il luogo scelto per le esposizioni artistiche, nel corso del xx secolo i “Giardini” si arricchirono di un numero sempre più crescente di monumenti (per lo più ubicati nell'area fronteggiante il canale) e di padiglioni espositivi per ciascuna nazione ospitante: le diverse architetture sono decisamente peculiari per la forma e tutte progettate da influenti architetti del novecento, quali Alvar Aalto, Sverre Fehn, James Stirling e il veneziano Carlo Scarpa. Successivamente la rassegna si espanse ulteriormente tanto da integrare come Padiglioni esterni anche i suggestivi spazi dell'Arsenale.
In questo favoloso contesto storico e naturale, il 2011 ha aperto la 54° Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia dal titolo ILLUMInazioni; questa edizione è diretta da Bice Curiger, una importante storica dell'arte, nonché curatrice di mostre e direttrice editoriale della rivista “Tate etc” della Tate Gallery di Londra.
Come sottolinea la direttrice: “ILLUMInazione si concentra sulla “luce” generata dall’incontro con l’arte, sull’esperienza illuminante, sulle epifanie derivanti dalla comunicazione reciproca e dalla comprensione intellettuale.” Infine il presidente della Biennale Paolo Baratta aggiunge: “desideriamo illuminazione come visitatori, come amanti dell’arte, come individui e come membri della comunità umana”.
Poche sorprese per i premi ufficiali attribuiti dalla giuria della 54. Biennale Arte di Venezia: per cominciare, nessun artista o curatore italiano tra i premiati. La giuria presieduta da Hassan Khan (egiziano) e da composta da Carol Yinghua Lu (Cina), Letizia Ragaglia (Italia), Christine Macel (Francia) e John Waters (USA), ha premiato la Germania con il Leone d'Oro per la migliore Partecipazione nazionale (in foto), per il padiglione dedicato all'artista Christoph Schlingensief (morto a 49 anni nel 2010), commissario: Susanne Gaensheimer (Padiglione ai Giardini).
Molti vi hanno visto un tributo postumo e scontato a Christoph Schlingensief, "artista totale" (drammaturgo, regista teatrale, operistico, cinematografico, videomaker e artista performativo), che scomparso nell'agosto scorso non è riuscito a vedere completato il suo progetto di Fluxus-oratorio, una chiesa/cinema che riempie completamente il padiglione, in cui si svolge una proiezione di 30 minuti, con video in tedesco sottotitolati in inglese, che il pubblico guarda seduto in scranni da oratorio.
Stimoli e choc più o meno forti vengono non solo dal video ma dagli oggetti disseminati per la "chiesa": un letto d'ospedale, croci recuperate e assemblate con materiali diversi, una statua di coniglio, bastoni, un grande lenzuolo con macchie rossastre, un veliero per nani, ed altro.
Il Leone d'oro per il miglior artista è invece andato a Christian Marclay (Stati Uniti, nato nel 1955) con The Clock, alle Corderie dell'Arsenale. Il suo orologio è una delle opere di cui si parla: un film della durata di 24 ore, che è un maniacale ma interessantissimo collage di spezzoni di film che si riferiscono all'ora in corso, praticamente tutti gli orologi della storia del cinema: se entrate senza sapere che ore sono, ve lo dice il film.
Il Leone d'argento per un promettente giovane artista va al britannico Haroon Mirza (34 anni) "per il modo in cui la sua opera cattura immediatamente l'osservatore grazie all'originale uso del contrasto tra forza e fragilità"; espone alle Corderie dell'Arsenale e al Padiglione Centrale dei Giardini.
Due menzioni speciali vanno inoltre al Padiglione della Lituania (Scuola S. Pasquale, Castello 278) "per la sua capacità di cogliere in modo concettualmente elegante e produttivamente ambiguo la storia dell'arte del paese"; ed infine a Klara Lidén (svedese, nata nel 1979 e attiva a Berlino; espone all'Arsenale) "a conferma della forza, intelligenza e rabbia insite nel suo lavoro. Si riconosce anche la capacità dell'opera di trasportare la logica tipica di un intervento d'arte pubblica in uno spazio espositivo".
Il Leone d'argento per un promettente giovane artista va al britannico Haroon Mirza (34 anni) "per il modo in cui la sua opera cattura immediatamente l'osservatore grazie all'originale uso del contrasto tra forza e fragilità"; espone alle Corderie dell'Arsenale e al Padiglione Centrale dei Giardini.
Due menzioni speciali vanno inoltre al Padiglione della Lituania (Scuola S. Pasquale, Castello 278) "per la sua capacità di cogliere in modo concettualmente elegante e produttivamente ambiguo la storia dell'arte del paese"; ed infine a Klara Lidén (svedese, nata nel 1979 e attiva a Berlino; espone all'Arsenale) "a conferma della forza, intelligenza e rabbia insite nel suo lavoro. Si riconosce anche la capacità dell'opera di trasportare la logica tipica di un intervento d'arte pubblica in uno spazio espositivo".
- Ed ecco i Look giusti da Biennale!!! -
(che voglia! mi ci vedo già lì in mezzo a questi...)
credits to:
http://www.vogue.it/trends/voguistas/2011/06/voguistas-biennale-giorno-1
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