- La Dea Kwan Yin -
Madre della
Guarigione
Madre della misericordia, madre
della compassione e della guarigione, onorificenze, queste, che delineano le
caratteristiche dell'amatissima dea cinese Kuan Yin o Guanyin.
Guanyin (o Gunanshinyin) è il volto
che nel buddismo cinese ha preso Avalokitesvara, il bodhisattva della
compassione.
Un passaggio dalla figura maschile a quella femminile assai significativo.
Un passaggio dalla figura maschile a quella femminile assai significativo.
Lei è "Colei che ascolta i
lamenti del mondo", che libera dalle sofferenze.
Disse una volta di Lei il Buddha :
"Uomo devoto, se l'insieme delle
numerose infinite miriadi di esseri che in questo momento stanno soffrendo
udisse il nome del bodhisattva Guanshìyin e invocasse il suo nome sarebbero
liberi da ogni sofferenza".
I buddisti la venerano quindi come Bodhisattva della pietà, ma la sua figura appartine anche al taoismo, dove è la Dea della misericordia.
I buddisti la venerano quindi come Bodhisattva della pietà, ma la sua figura appartine anche al taoismo, dove è la Dea della misericordia.
È conosciuta anche come Quan Shi
Yin, KuanYin, Quan'rsquo Am (Vietnam), Kannon (Giappone) e Kanin (Bali).
Il mito
Narra la leggenda che Kwan Yin era
la figlia di un uomo ricco e crudele che ambiva per lei a un matrimonio di
interesse, volto ad aumentare il loro prestigio sociale. Nella speranza di
raggiungere l'illuminazione spirituale, la dolce Kwan Yin ha disobbedito al
padre, trovando rifugio in un tempio, dove fin dall'inizio si è fatta
apprezzare per il suo atteggiamento gentile e caritatevole.
Nondimeno, tale è stata l'ira di suo
padre a causa del gesto da lei compiuto, che l'uomo l'ha fatta uccidere.
In virtù delle buone azioni compiute durante la sua breve vita, a Kwan Yin si sono dischiuse le porte del Paradiso dove l'avrebbe attesa un'estasi eterna.
In virtù delle buone azioni compiute durante la sua breve vita, a Kwan Yin si sono dischiuse le porte del Paradiso dove l'avrebbe attesa un'estasi eterna.
Ma mentre si accingeva a varcare i cancelli del Cielo, Kwan Yin ha udito un grido elevarsi dal di sotto. Era il grido di una persona che soffriva sulla terra, il grido dì qualcuno bisognoso del suo aiuto. In quel preciso istante, essa ha giurato di non abbandonare il mondo degli uomini fintanto che tutti, nessuno escluso, fossero stati ancora in preda a tormento e dolore. In seguito a questa promessa, Kwan Yin è stata trasformata in una Dea.
Oggi la dea Kwan Yin è oggetto di grande culto, in quanto le viene attribuita la facoltà di guarire coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, proteggendo altresì madri e figli ridotti alla disperazione, e addirittura i marinai sorpresi dalla burrasca.
Il culto
Troppo spesso la vita ci porta a essere sopraffatti da problematiche più o meno complesse.
Il dolore ci avvolge in una morsa soffocante - e ci sembra
di non poter fare più nulla. Per chiunque sia afflitto, dall'angoscia o dalla
malattia, la dea Kwan Yin, in virtù della sua bontà e misericordia, costituisce
un valido punto di riferimento.
Numerose sono le famiglie cinesi che tengono una statuetta
di Kwan Yin in un angolo tranquillo della casa; non di rado queste statuette
raffigurano la Dea avvolta in un manto bianco, seduta su di un trono composto
da un fiore di loto, mentre stringe fra le braccia un bambino piccolo. Fiori,
frutta o incenso vengono deposti in segno di offerta al cospetto di questi
templi domestici.
È diffusa la credenza secondo cui il fatto di pronunciare il
nome di Kwan Yin sortisca il magico effetto di aiutare chi soffre a ricevere
conforto. Altri scelgono di recarsi in pellegrinaggio presso il tempio della
Dea, situato sul monte Miao Feng Shan; sonagli e altri oggetti rumorosi vengono
agitati durante le preghiere, allo scopo di attirare la sua attenzione.
Credits to:
www.ilcerchiodellaluna.it
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