Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz

Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz
Nella divinità del mondo
troverò me stesso
in essa io riposo
risplende la divinità dell'anima mia
nel puro amore per tutti gli esseri,
risplende la divinità del mondo
nei puri raggi della luce.
-R.Steiner-

sabato 8 febbraio 2014

Kwan Yin



- La Dea Kwan Yin -



Madre della Guarigione

Madre della misericordia, madre della compassione e della guarigione, onorificenze, queste, che delineano le caratteristiche dell'amatissima dea cinese Kuan Yin o Guanyin.
Guanyin (o Gunanshinyin) è il volto che nel buddismo cinese ha preso Avalokitesvara, il bodhisattva della compassione. 
Un passaggio dalla figura maschile a quella femminile assai significativo.  
Lei è "Colei che ascolta i lamenti del mondo", che libera dalle sofferenze. 

Disse una volta di Lei il Buddha :
"Uomo devoto, se l'insieme delle numerose infinite miriadi di esseri che in questo momento stanno soffrendo udisse il nome del bodhisattva Guanshìyin e invocasse il suo nome sarebbero liberi da ogni sofferenza".

I buddisti la venerano quindi come Bodhisattva della pietà, ma la sua figura appartine anche al taoismo, dove è la Dea della misericordia. 

È conosciuta anche come Quan Shi Yin, KuanYin, Quan'rsquo Am (Vietnam), Kannon (Giappone) e Kanin (Bali).



Il mito

Narra la leggenda che Kwan Yin era la figlia di un uomo ricco e crudele che ambiva per lei a un matrimonio di interesse, volto ad aumentare il loro prestigio sociale. Nella speranza di raggiungere l'illuminazione spirituale, la dolce Kwan Yin ha disobbedito al padre, trovando rifugio in un tempio, dove fin dall'inizio si è fatta apprezzare per il suo atteggiamento gentile e caritatevole. 
Nondimeno, tale è stata l'ira di suo padre a causa del gesto da lei compiuto, che l'uomo l'ha fatta uccidere. 
In virtù delle buone azioni compiute durante la sua breve vita, a Kwan Yin si sono dischiuse le porte del Paradiso dove l'avrebbe attesa un'estasi eterna.

Ma mentre si accingeva a varcare i cancelli del Cielo, Kwan Yin ha udito un grido elevarsi dal di sotto. Era il grido di una persona che soffriva sulla terra, il grido dì qualcuno bisognoso del suo aiuto. In quel preciso istante, essa ha giurato di non abbandonare il mondo degli uomini fintanto che tutti, nessuno escluso, fossero stati ancora in preda a tormento e dolore. In seguito a questa promessa, Kwan Yin è stata trasformata in una Dea.

Oggi la dea Kwan Yin è oggetto di grande culto, in quanto le viene attribuita la facoltà di guarire coloro che soffrono nel corpo e nello spirito, proteggendo altresì madri e figli ridotti alla disperazione, e addirittura i marinai sorpresi dalla burrasca.




Il culto

Troppo spesso la vita ci porta a essere sopraffatti da problematiche più o meno complesse. 
Il dolore ci avvolge in una morsa soffocante - e ci sembra di non poter fare più nulla. Per chiunque sia afflitto, dall'angoscia o dalla malattia, la dea Kwan Yin, in virtù della sua bontà e misericordia, costituisce un valido punto di riferimento.

Numerose sono le famiglie cinesi che tengono una statuetta di Kwan Yin in un angolo tranquillo della casa; non di rado queste statuette raffigurano la Dea avvolta in un manto bianco, seduta su di un trono composto da un fiore di loto, mentre stringe fra le braccia un bambino piccolo. Fiori, frutta o incenso vengono deposti in segno di offerta al cospetto di questi templi domestici.

È diffusa la credenza secondo cui il fatto di pronunciare il nome di Kwan Yin sortisca il magico effetto di aiutare chi soffre a ricevere conforto. Altri scelgono di recarsi in pellegrinaggio presso il tempio della Dea, situato sul monte Miao Feng Shan; sonagli e altri oggetti rumorosi vengono agitati durante le preghiere, allo scopo di attirare la sua attenzione.






Credits to:
www.ilcerchiodellaluna.it



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