Dante Gabriel Rossetti
Ecce Ancilla Domini!
(L’annunciazione)
Olio su tela, 72,4 x 41,9 cm
Londra, Tate.
Quest’opera, dipinta un anno dopo L’adolescenza di Maria Vergine, fa parte
di una sorta di dittico e viene descritta da Ruskin come uno “sforzo per
cogliere ciò che accadde davvero nell’umile dimora di un falegname di Nazareth”.
Il titolo Ecce Ancilla Domini! è una
frase tratta dal Vangelo di Luca: “Ecco la serva del Signore”. Rossetti
considerava Maria un esempio di femminilità ideale e la definì “un simbolo di
eccellenza… al sommo grado”.
Nel primo dipinto appare sant’Anna che
osserva la figlia Maria mentre ricama un giglio su un drappo scarlatto. Come ne
L’adolescenza di Maria Vergine, in Ecce Ancilla Domini! sono presenti vari
oggetti dal valore simbolico. In una stanza disadorna e completamente bianca, l’arcangelo
Gabriele, è raffigurato con le fiamme ai piedi, mentre annuncia alla Vergine
Maria che partorirà il Figlio di Dio. Maria, colta da timore, si ritrae sul
letto. L’arcangelo reca uno stelo di gigli bianchi con due fiori sbocciati che simboleggiano
Dio e lo Spirito Santo, mentre il bocciolo semichiuso rappresenta il Cristo
nascituro. Dalla finestra entra la colomba dello Spirito santo. Sul vessillo
ricamato, ora completo e appeso a un supporto, tutti e tre i gigli sono
sbocciati a segnalare che la missione di Maria si compirà.
Sebbene il tema dell’Annunciazione fin dal
Medioevo fosse stato più volte affrontato nell’arte, il dipinto di Rossetti
suscitò notevole stupore quando fu esposto alla National Institution (1850) per
la rappresentazione alquanto insolita dell’evento. Maria (per cui aveva posato
Christina, sorella dell’artista) veniva infatti presentata come una donna
qualsiasi; inoltre la sua posizione rannicchiata sul letto si opponeva all’immagine
tradizionale della Vergine, intenta alla preghiera su un inginocchiatoio. Suscitò
meraviglia anche il fatto che la Vergine fosse vestita di bianco invece che di
azzurro. William Micheal Rossetti (che posò per l’angelo) spigò che la veste
senza maniche della Vergine e il letto piuttosto spoglio erano dovuti al clima
caldo. A differenza degli altri preraffaelliti
suoi contemporanei, Rossetti non dipingeva dal vero; infatti per il
giglio non utilizzò un fiore reale ma un giglio artificiale e, secondo William,
“per dipingere le fiamme ai piedi dell’angelo aveva anche ingerito dell’alcol e
del cloralio”.
L’esposizione del dipinto avvenne in un
momento in cui all’interno della Chiesa anglicana era viva la preoccupazione
per una setta militante della Chiesa alta che cercava di riportare in vigore
alcuni riti e tradizioni della chiesa primitiva. Per cancellare qualunque
sospetto di simpatia per la fede cattolica, Rossetti cambiò il titolo latino
non molto tempo dopo aver completato il lavoro. Le aspre critiche piovute sul
dipinto ebbero certamente un effetto negativo sulle vendite indussero l’artista a non esporre le sue
opere in pubblico. Ecce Ancilla Domini!
fu l’ultimo dipinto di soggetto religioso di Rossetti.
L'adolescenza della Vergine Maria.
***
Dante Gabriel Rossetti:
nato a Londra nel 1828, morto a Birchington-on-Sea nel 1882.
Credits to:
I preraffaelliti di Heather Birchall, a cura di Norbert Wolf,
TASCHEN 2010; pg. 30.
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