Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz

Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz
Nella divinità del mondo
troverò me stesso
in essa io riposo
risplende la divinità dell'anima mia
nel puro amore per tutti gli esseri,
risplende la divinità del mondo
nei puri raggi della luce.
-R.Steiner-

giovedì 31 luglio 2014

C. Rosenkreuz e il Cristo




Christian Rosenkreuz, la ROSACROCE
e il ritorno del CRISTO





"L'origine della corrente di energia rosicruciana la si trova nel XIII secolo. Questa corrente spirituale ebbe principio a mezzo di riunione di un insieme di elevate individualità umane. In un luogo di cui oggi ancora non è permesso di fare menzione, essi si ritrovarono insieme
12 uomini, i quali riunirono tutta la sapienza spirituale del loro tempo. Sette erano compenetrate, ciascuna, da una delle sette correnti di antica saggezza emanata dai sette indiani RISHIS. Le altre cinque avevano investigato in modo particolare tutta la saggezza delle cinque susseguenti epoche di civiltà (l’indiana, la persiana, l’egizia-caldea-babilinese, la greco-latina e quindi la nostra). La loro meta era quella di riunire le diverse forme e le diverse credenze in una sola, vasta religione riassuntiva: avevano perciò l'intenzione di creare una vera sintesi di tutte le religioni, non con la sola teoria, ma bensì con una vera pratica e con l’educazione spirituale.
Vi fu un 13° individuo di questo circolo, fu un uomo eminentemente singolare.
Questo I3°, non era un uomo dotato di sapienza spirituale e neppure particolarmente intellettuale, ma era un’individualità che aveva vissuto, al tempo del mistero del Golgota, una vita di intensa devozione e adorazione, così che era divenuto un individuo eminentemente pio, profondamente animato di misticismo. Dotato di forti qualità morali interiori.
Questo 13° era stato, sin dalla prima adolescenza, allevato e curato esclusivamente dai 12 saggi e tenuto in disparte dalla vita comune. Ognuno lo ammaestrava secondo il grado di ricettività che egli andava a mano a mano conseguendo col suo sviluppo. È da notare come fatto importantissimo che in questo individuo le forze fisiche esteriori erano molto deboli: era un bambino gracile e delicatissimo. L'istruzione del ragazzo durò un tempo determinato, e intanto le sue forze fisiche andavano sempre più diminuendo, mentre le intime forze spirituali si accrescevano considerevolmente.
Il distacco dal fisico, di questo 13°, aumentò di giorno in giorno, fino al punto che egli si rifiutò di prendere cibo fisico; ed in conseguenza si ammalò gravemente. Avvenne un fatto misterioso: in pochi giorni il corpo di questo 13° divenne come trasparente: egli restò come morto, ossia privo di spirito. Il corpo trasparente, fu di nuovo tutto pervaso da quest’anima trasformata, ed allora non fu più somigliante a nessuna cosa esistente.
Da ciò che nello stato attuale il 13°, può ora comunicare ai suoi 12 educatori, questi apprendono che nel frattempo egli ha avuto la grande visione a cui ebbe accesso Paolo in Damasco. Egli, il 13°, pronuncia ora, in poche parole, ciò che dai 12 aveva appreso, ma in una forma del tutto nuova, come se ciò gli fosse stato, nel contempo, rivelato dal Cristo stesso. E proprio ciò che questo 13° rivelò allora, essi chiamarono il vero cristianesimo, e fu per loro la vera sintesi di tutte le religioni. Distinsero cosi questo vero cristianesimo, - che può davvero essere assunto da tutte le altre religioni - dall’altro cosiddetto cristianesimo che è singola religione.
Il 13° di cui abbiamo parlato, morì pertanto in età molto giovane. Dopo la sua morte i 12 a lui sopravvissuti, si limitarono solo ad annotare ciò che egli aveva loro rivelato. Ma tale rivelazione non poteva essere fissata in modo immediato e sicuro per mezzo del linguaggio comune, ed ecco perché venne trasformato in simboli
L'individualità del 13° fu reincarnata assai presto, e cioè alla metà del XIV secolo, ed in questa nuova incarnazione egli superò i cento anni di vita, Ma questa volta non venne allevato segregato dal mondo esteriore. L’opera sua principale fu l'educazione dei seguaci e discepoli dei Dodici. Durante quel tempo, nessuno imparò a conoscerlo, eccettuati i suoi compagni intimi; e ciò non perché fosse impossibile, o perché egli vivesse appartato, ma soltanto perché gli altri non lo riconoscevano per quello che lui era veramente.
Verso il suo 28° anno, un singolare ideale sorse in lui, e per questo egli si sentì spinto ad abbandonare la sua cerchia in Europa ed a mettersi in viaggio. La sua prima tappa fu a Damasco, ove egli ebbe improvvisamente la ripetizione della visione di Paolo, e ciò fu un totale risultato della sua vita precedente, Come poté avvenire tutto ciò? Per la sua straordinaria esistenza durante il XIII secolo, per le profonde esperienze umane e spirituali che in essa si attuarono e per la sua stessa singolarissima infermità fisica, TUTTE LE FORZE ATTIVE DEL SUO CORPO ETERICO RESTARONO INTATTE E RIUNITE. Vale a dire che contrariamente alla evoluzione normale, dopo la sua morte fisica avvenuta nel XIII secolo, nulla si dissolse del suo corpo eterico, ma questo si conservò intatto. Un siffatto corpo eterico, perfettamente conservato, irradiò, nella susseguente incarnazione, il corpo eterico appartenente alI'individualità del XIV secolo. Ed appunto per questo fatto era in essa l'impulso naturale a rivivere la visione di Paolo
Ebbene, l'individualità della quale stiamo parlando, vissuta nel XIV secolo, è proprio quella di CHRISTIAN ROSENKREUZ. Venne infatti chiamata con un tal nome, da coloro i quali possedevano la vera conoscenza dei fatti spirituali. I seguaci e discepoli dei 12 più sopra menzionati, che già poterono credere al tredicesimo, sono i veri rosicruciani.
Egli aveva assunto in se tutta quella vasta saggezza gli riuscì di accoglierla nuovamente nel breve spazio di sette anni.
Appena tornato da un viaggio, C. Rosenkreuz raccolse dunque intorno a sé i più eminenti fra i discepoli dei dodici, e li tenne come compagni e fratelli della Rosacroce. Da questo momento si può dire abbia inizio il vero e proprio lavoro della Rosacroce.
Questo corpo eterico divenne intanto così potente, che non solo agiva su C. Rosenkreuz stesso, ma anche sull'anima di tutti coloro che si dedicavano con serietà a quest'opera di verità. C. Rosenkreuz, fu da allora, sempre sulla terra, in un corpo fisico, mentre il corpo eterico andò continuamente aumentando di forza. Ogni qualsiasi rivelazione assunta nel lavoro teosofico, può essere veramente raggiunta, solo sotto la diretta illuminazione del corpo eterico di C. Rosenkreutz.
Anche nel XVIII secolo C. Rosenkreuz fu incarnato, come possente personalità, e questa fu il Conte di Saint Germain.
Dopo un breve intervallo, anche oggi C. Rosenkreutz è incarnato sulla terra. Dalle irradiazioni del suo corpo eterico ebbero origine i primi appunti della H. P. Blavatzky.
Christian Rosenkreuz manifestò al mondo che a partire dal 1940 sempre più uomini avrebbero avuto la possibiltà di un incontro individuale con l'essere del Cristo. Sarà possibile incontrare personalmente il Cristo in un corpo eterico, tramite la figura di un angelo di nome Widar."




Credits to:
Rielaborazione del testo
"MISTERO E PERSONALITÀ di CHRISTIAN ROSENKREUZ"
di R. Steiner, a cura di Tiziano Bellucci



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