Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz

Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz
Nella divinità del mondo
troverò me stesso
in essa io riposo
risplende la divinità dell'anima mia
nel puro amore per tutti gli esseri,
risplende la divinità del mondo
nei puri raggi della luce.
-R.Steiner-

lunedì 13 luglio 2015

R. Steiner - Il dolore cristallizzato... da GA99



La saggezza è dolore cristallizzato



   Più si reprime un evento traumatico nella sfera inconscia più questo diviene abnorme e capace di manifestarsi autonomamente, senza controllo. Si crea così una vera e propria "personalità ombra", che nel caso degli schizofrenici, assume caratteristiche di personalità multiple. È il caso, per esempio, della reversibilità della vittima con il carnefice. Questo paradossale processo di trasformazione di un evento interiore nel suo opposto, è noto come enantiodromia cioè "corsa verso l'opposto" per Jung o, secondo Scaligero, animadversio cioè "inversione dell'anima". Questa ambiguità scaturisce dalle forze luciferiche: così come esiste un lato illuminato della Luna (ego), ne esiste uno oscuro il (complesso), che lavorano alternativamente per ipnotizzare e assottigliare l'Io, che è di natura solare.

Il corpo astrale è la sede dei traumi, dei complessi, e delle personalità ombra che possono venirsi a creare: esso è il laboratorio alchemico che si pone tra l'individualità spirituale e le necessità di vita del corpo eterico e fisico. Gli "esperimenti" di vita che lì si conducono, possono tradursi in esperienze positive e negative, in vittorie o sconfitte, sempre tenendo presente che la mobilità del corpo astrale è preferibile alla sua cristallizzazione. È un campo di prova che, nel peggiore degli scenari, può diventare un campo di guerra. Se quindi da un lato è necessaria la continua sperimentazione del desiderio nel corpo astrale, dall'altro solo una costante elaborazione cosciente permette di non cadere vittima dell'ambiguità delle forze luciferiche, permettendo così di trovare la strada individuale dell'Io, la fantasia morale. In altre parole, l'elaborazione della ferita fa' sì che essa non diventi un'arma, ma un tesoro di saggezza per questa e per la futura incarnazione:

"Dunque la conoscenza della connessione tra il mondo fisico e il mondo astrale ci permette di avere una chiara comprensione del mondo nei suoi processi di sviluppo interni; le cose sono spesso connesse in un modo abbastanza differente rispetto a ciò che alle persone piace immaginare. Molte persone disprezzano il dolore e la sofferenza, ma da un punto di vista più elevato ciò è abbastanza ingiustificato, poiché se questi sono superati e la persona è pronta per una nuova incarnazione, sofferenza e dolore sono la fonte della saggezza, prudenza e comprensione nella visione del mondo. Perfino nella scrittura che proviene dal moderno punto di vista materialistico noi troviamo l'affermazione che esiste qualcosa come "il dolore cristallizzato" alla faccia di ogni pensatore. Ciò che questo autore dalla mentalità materialistica dice qui è ciò che da tempo è noto all'occultista, che la più grande saggezza del mondo viene conquistata dalla quieta sopportazione del dolore e della sofferenza; questo crea saggezza nella prossima incarnazione."

– Rudolf Steiner, GA 99, La Teosofia dei Rosacroce: VI La legge del destino, Monaco 30 maggio 1907.





Anche camminando nella notte, sotto la luce della Luna, bisogna rimanere cercatori del Sole, saldi entro noi stessi a quel Sole spirituale che, nella più buia mezzanotte, irraggia dal centro della Terra verso il cuore dell'essere umano.


Credits to:
Mystica Aeterna




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