Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz

Il Sacro Graal, Arild Rosenkrantz
Nella divinità del mondo
troverò me stesso
in essa io riposo
risplende la divinità dell'anima mia
nel puro amore per tutti gli esseri,
risplende la divinità del mondo
nei puri raggi della luce.
-R.Steiner-

domenica 18 maggio 2014

Pentalfa - Pitagora




Pitagora e la Stella a 5 punte



    La Stella a 5 punte per gli Egizi raffigurava il Sole, Horus, nato da Iside e Osiride. Di seguito fu usata da Pitagora per dimostrare il segmento aureo. In linea generale il pitagorismo è sinonimo di scienza dei numeri. Numeri che sono le idee archetipiche e i modelli geometrici d’ogni forma in manifestazione.




    Nei suoi studi Pitagora (572- 497 a .C.) fece rivivere la scienza della «Parola» ovvero il potere del suono. Rese una scienza esatta lo studio del suono che dall’Ente supremo si muove attraverso caratteristiche metafisiche.
Con lo studio sugli intervalli sonori (ottave) penetrò le forme armoniche (toni) fino al suono silenzioso. Ridusse a valori matematici i rapporti sonori tra masse planetarie e sistema solare concependo i rapporti con la struttura dell’uomo in quelle che vennero definite le Leggi dell’Armonica. Il rettangolo, avente i lati che rispettano la proporzione aurea, è detto rettangolo aureo ed esso si può originare tantissime volte nel cosiddetto Pentalfa.
Pentalfa significa “cinque alfa”, ossia cinque principi. Il Pentagramma, simbolo dei pitagorici, conteneva una parola che corrisponde a “sta bene” che per i greci significava vita e salute. Con una figura umana inscritta al suo interno i cui arti toccano la circonferenza (detta di Agrippa), rappresenta il microcosmo umano e i cinque centri di forza del corpo.
La Stella a 5 punte è anche chiamata Stella dei Magi, in ossequio al segno di potenza e di luce che illumina il cammino spirituale; per questo motivo viene messa sul presepio e sull’albero di Natale.
Gli Architetti medievali che costruirono le Cattedrali Gotiche ravvisavano nel pentalfa il valore numerico del Numero d’Oro (1,618) con cui nelle costruzioni stabilivano il rapporto di 3 a 5.
Le proporzioni del Numero d’Oro si ritrovano in tutto ciò che nell’uomo crea una sensazione di armonia e di bellezza e la loro utilizzazione è di grande fecondità. Questo segno dinamico della Natura e dell’Uomo, però, non tocca i “piani superiori”. Solo i cerchi che se ne dipartono, tracciati dal “Compasso dello Spirito”, permettono di giungervi.

«…la Stella Fiammeggiante è il centro da cui s’irradia la vera luce». – Guillemai de Saint Victor





“In che modo la stella a cinque punte offre la sua protezione?” chiesi dopo che Kostas e Crysanthos si furono calmati.
“Tutte le volte che ti trovi in una situazione difficile” rispose Kostas mentre continuavamo a passeggiare tranquillamente su e giù per la passeggiata, “cerca di vedere te stesso coperto di una luminosità completamente bianca e crea con la mente la stella a cinque punte”.
“Che cosa intendi per situazione difficile?”
“Voglio dire quando ti trovi davanti a un pericolo psiconoetico che viene dall’ambiente in cui vivi tutti i giorni, come persone che ti assalgono con i pensieri e i sentimenti, oppure pericoli provenienti da intrusioni simili che vengono da altre dimensioni psiconoetiche”.
“Kosta, ci puoi spiegare più precisamente come costruire una stella a cinque punte?”, chiese Crysanthos. Kostas pensò per alcuni secondi, tirò un paio di boccate dalla pipa e cominciò a rispondere a Crysanthos.
“Accertati”, disse, “che la punta più alta sia sopra la testa. Le due punte orizzontali devono coprire interamente le braccia distese come se fossero la parte orizzontale di una croce. Le estremità delle punte devono coincidere con l’estremità delle mani. Le altre due punte della stella devono contenere le gambe divaricate e la loro estremità coinciderà con i piedi”.
“Suppongo” dissi “che ci dobbiamo immaginare in piedi con le braccia aperte e le gambe divaricate, come nel disegno classico di Leonardo da Vinci”.
Esattamente. La stella a cinque punte è il simbolo del mondo psichico. È anche il simbolo del trasferimento della coscienza umana dai cinque sensi ai cinque supersensi”.
“In che modo la stella a cinque punte è una forma di protezione diversa dalla luminosità bianca a forma di uovo che visualizziamo intorno a noi durante la meditazione?” chiese Crysanthos.
“La stella a cinque punte è più concreta. Quando siete all’interno della stella a cinque punte nulla, proprio nulla, vi può toccare. L’unica cosa che può vincere la stella a cinque punte è la stella a sei punte. Ma chiunque sappia usare la stella a sei punte, può operare solo per il bene ed esprimere solo amore. Capite?”
“Vorresti dire che una persona malvagia può manipolare una stella a cinque punte?” chiesi.
“Sì” rispose Kostas, “ma una persona malvagia userà una stella a cinque punte rovesciata, che è il simbolo di lucifero. Nel momento in cui un Cercatore della Verità si riveste della stella a cinque punte, nessun pensiero negativo o influenza negativa può avere alcun effetto su di lui”.
“Stai dicendo, se capisco bene”, dissi, “che chiunque usi la stella a cinque punte nel modo appropriato invoca i poteri di protezione”.
“Ma certamente, la stella a cinque punte è in sé un’invocazione”.
“Dobbiamo costruire la stella a cinque punte con gli occhi chiusi?” chiesi.
“Costruiscila mentalmente, in qualunque modo ti piaccia” rispose Kostas. Passò quindi a dimostrare con alcuni movimenti corporei come dovevamo disegnare su noi stessi le linee per costruire il talismano noetico.
Mise la pipa su una panchina e si guardò intorno per vedere se c’erano persone sulla passeggiata. Voleva essere sicuro che nessuno ci osservasse mentre facevamo strani movimenti per cercare di imparare la tecnica mentale adatta a formare una protezione spirituale e psichica.
Nessuno era in vista. Kostas era in piedi immobile rivolto verso il mare e la luna che stava sorgendo. Divaricò quindi le gambe e allungò il braccio sinistro sulla sinistra e il braccio destro in alto. Rimase in quella posizione per alcuni attimi aspettando che lo imitassimo seguendo i suoi movimenti.
“Ora iniziate dal punto alto sopra il braccio destro. Incominciate a disegnare la linea che congiunge quel punto con la parte posteriore della gamba destra. Okay?”
Seguimmo le sue istruzioni goffamente. “Ora fate partire mentalmente una linea da quel punto dietro la gamba e portatela all’estremità della mano sinistra. Ora portate la linea dall’estremità della mano sinistra all’estremità del braccio destro tenendo ambedue le mani distese”.
“Ora dovete disegnare la linea dell’estremità della mano destra alla fine della gamba sinistra e poi portate la linea sopra la testa a congiungersi nel punto di partenza”.
“Ora avete completato la stella a cinque punte!” Kostas tornò in posizione normale.
“Fatelo ancora una volta” ci disse. Dopo alcuni tentativi Crysanthos e io eravamo sicuri di aver imparato il modo di disegnare la stella a cinque punte e porci al suo interno. Kostas spiegò che quando volevamo creare la stella a cinque punte, non avevamo bisogno di stare in piedi e muovere gli arti nel modo in cui ci aveva appena mostrato. Dovevamo fare quei movimenti mentalmente, disse. Altrimenti correvamo il rischio di non essere capiti, con possibili conseguenze spiacevoli.
“È necessario tracciare le linee mentalmente?” chiesi, “o è sufficiente visualizzare noi stessi all’interno della stella a cinque punte?”
“No, il potere protettivo della stella a cinque punte viene attivato nel momento in cui viene tracciata. Non è sufficiente immaginarsi all’interno di essa. Disegnando ripetutamente questo elementale protettivo, poiché state creando realmente un elementale, gli date energia, solidità e sostanza. Poi, una volta che è formato, vi potete semplicemente focalizzare su di esso e sarà a disposizione per darvi protezione in qualunque momento”.
Feci notare che mentre eravamo nel teatro avevo costruito la stella nella maniera sbagliata, senza tracciare le linee. Kostas mi rassicurò che trovandomi insieme a lui, in realtà non avevo nulla da temere per la possibile presenza di furie demoniache.
“A parte il fatto”, disse, “che l’Erevna comunque vi protegge. Ma se per qualche ragione fortuita vi capitasse di incontrare un anapodos (una stella a cinque punte rovesciata), rimanete semplicemente all’interno della stella a cinque punte e in questo modo gli anapodos non potranno toccarvi”.
“Com’è possibile?” chiesi.
“L’uno blocca all’interno l’altro in questo modo”. Kostas portò le mani avanti intrecciando le dita. “La sommità della vostra stella a cinque punte penetra l’anapodos e neutralizza il suo potere.”
Chiesi a Kostas di chiarire ulteriormente da che tipo di pericoli poteva proteggerci la stella a cinque punte. Ci spiegò che ogni volta che sperimentiamo una minaccia psiconoetica, come cattive vibrazioni provenienti da qualunque fonte o pericolo incontrato nei sogni coscienti, la stella a cinque punte è la migliore protezione. “Nel momento in cui notate, in forma di visione o nella forma di un simbolo, gli anapados” disse Kostas “entrate immediatamente nella stella a cinque punte. Ma, ribadisco, poiché siete iniziati dell’Erevna, avete comunque una protezione”.
Conoscere queste protezioni è una cosa importante per un Ricercatore della Verità, aggiunse Kostas, quando cominciamo ad aprire i centri psiconoetici o chakra, disse, dobbiamo essere pronti a proteggerci da eventuali intrusioni malefiche provenienti da altre dimensioni.
Kostas aveva detto ripetutamente che avere i chakra chiusi è una forma di protezione; “il corpo è il nostro castello” diceva di solito. Aprire i centri psiconoetici prematuramente, prima di essere padroni di emozioni e pensieri, potrebbe esporci a vibrazioni negative e a elementali che potrebbero disturbare il nostro equilibrio mentale ed emotivo.
Eravamo talmente immersi nella discussione che non ci eravamo accorti che erano già passate le nove di sera. Avevamo camminato su e giù per la passeggiata per più di un’ora. Augurai la buonanotte a Kostas e Crysanthos e camminai in fretta lungo la strada che costeggia il mare verso la casa dei miei suoceri.




Credits to:
- Visione Alchemica -

e dal libro: Fuoco nel cuore di Kyriacos C. Markides





venerdì 2 maggio 2014

"Queen Mab" - Il poema di Shelley




Poesia:

"La Regina Mab"
di Percy Bysshe Shelley

- Dedicato ad Harriet -




"Di chi è l'amore che, fulgido sul mondo
devia del suo schema il dardo avvelenato?
Di chi la calda lode benigna,
premio dolcissimo della virtù?
Sotto quei sguardi l'anima mia ridesta
più fida al vero e ardimentosa crebbe
Quale pupilla col cuor fissai,
e amai più forte l'umanità?
La tua, Enrichetta, che più pura idea
fosti dell'anima e ispiratrice al canto;
Tuoi questi incolti fiori novelli
sono, benché il serto testo e da me.
Pegno d'amore, quindi al seno stringilo
e credi pur che per quanto mutino i tempi,
e gli anni scorrano, ciascun fiore
nel mio cuor colto, sarà consacrato a te.


Canto I


Come é meravigliosa la Morte:
la Morte, e il Sonno fratelli!
Pallida, come la luna,
che muore così lontano,
di un livido bluastro,
la bocca ha l'una;
rosato l'altro, quando
al mattino, incoronato dalle onde
dell'Oceano, la terra arrossa.
Pur che mirabile transito
fanno la Morte e il Sonno!
Che forse fu il suo spirito
innocente rapito da la fosca
Dea che impera su i tumuli corrotti?
Periranno quelle grazie
del suo volto divine,
che amor spirano ed estasi
di palpiti profondi;
quelle vene azzurrine,
che si celano lievi,
qual rivoli serpeggianti
sotto un campo di nevi;


quel profilo seducente,
fulgido di bellezza,
quale marmo vivente?
Dovrà lo spirito infetto
della caducità, nulla di questo
divino volto lasciare,
tranne che i rifiuti e la rovina?
E non salvar null'altro
che un lugubre soggetto
su cui moralizzare
possano i cuori leggeri?
Oppure soltanto i sensi
una soave sonnolenza occupa,
che il respiro della rosata aurora
ricaccia nelle tenebre?
Si risveglierà ancora
lanthe e di gioia colmerà quel seno
fedele, il cui spirito vigile aspetta
per cogliere dal suo sorriso luce,
vita e rapimento?
Si, desterà ancora,
benché le membra sue tiepide, inerti
siano, e tacita quella
bocca soave, che faconda prima
col suo respiro d'una tigre l'ira
calmata avrebbe, e d'un tiranno sciolta
L'anima irrigidita.
Gli occhi suoi rugiadosi
son chiusi, e sul tessuto cosi tenue
delle palpebre, che celano appena
appena il raggio nero-celestino
dei globi luminosi,
posa il Sonno bambino.
Ombrano le trecce d'oro
la purità superba
del seno, inanellate
come viticci di una pianta parassita
su colonna di marmo.

Udite! Da dove viene quel suono frenetico?
Così simile alla strana melodia
di un turbine che spazza e gira intorno
alle deserte rovine,
quando spira il vento dall'Occidente,
e le onde del mare tempestoso
risuonano nella sera, l'eco che giunge dal lido;
più fiero delle note confuse, che la lira
invisibile dei boschi e della valle,
tocca da i geni della brezza, diffonde.
Fluttuante sopra onde di musica e di luce,
ecco, il carro s'avanza della Fata Regina!
I corsieri celesti fendono l'aria indocile;
della Regina al cenno se fermano. Tali fibrose
e fermano ubbidienti le redini di luce.
La Regina maliosa li spinse
dentro, spargendo d'intorno
l'incanto, e, dall'etereo carro
graziosamente declina,
trattenne muta lo sguardo
su la vergine assopita.
Agile la figura della Fata,
agile era, qual nube
che sorprende i più pallidi colori
del giorno, quando cede
a la notte la sera;

lucida, come quel fibroso velo
appare, quando si vestono le stelle
di fugaci splendori.
La sua sottile forma nebulosa
veleggiava col tremito dell'aria.
S'alzavano d'intorno melodie,
simili ai dolci mormorii
degli odorosi venti
al risvegliarsi della Primavera,
e ne vibrava tutta
la stanza e il cielo della mezzanotte.


Disse: "Lo Spirito supremo conosce quanta Vergine divinità
é in te, ed a te svelerà il vero che solo vedono i savi, che trovano
nella luce del loro pensiero la loro beatitudine. Tu
sdegni costumi, fede e potere, non ascolti e sei pronta a difendere
ed a portare la luce. Dal profondo sacrario di natura ti
venga la forza per impugnare la fiaccola ardente. Dirai ciò
che vedi e senti: Anima, staccati dal tuo carcere terreno!"


REGINA MAB.

Tacque: e dal muto, immobile
corpo un'Anima raggiante
sorse, nella sua nuda
purità tutta bella.
Sopra il letto giaceva
il corpo avvolto nei ciechi
abissi del sonno.


Anima, che scendesti tanto in fondo;
Anima, che volasti tanto in alto;
tu, sicura e gentil la grazia accetta
al tuo merito dovuta;
ascendi il carro con me.


ANIMA
"Forse io sogno? ed è questa
sensazione novella
una larva del sonno.
Se, in vero, io sono un'Anima
libera, da la carne
anima disunita,
parlami ancora."

FATA
"Sono la Fata Mab custode dei segreti; conosco il bene
e il male che è nel cuore dell'uomo; il presente, il passato e il
futuro. Prevedo ogni evento ed ho il potere di dare la luce
agli uomini, che troveranno la felicità, premio della virtù....continua"







Credits to:
Trad. Di Antonio Calitri
Immagine: The fairy of the moon di Hermann Kaulbach
scritto da Alba per www.demetra.org






Blessed Beltane Day (2014)




Beltane/May Day








Beltaine:
After the long, hard winter,
the May Queen and the Green Man
come together for a kiss
amid the bright blossom!