Pendolo e/o pendolino:
ma come si usa???
Il pendolo
risponde alle leggi della radioestesia, dal latino RADIUS = RAGGIO e dal greco AISTHESIS
= SENSIBILITA’: “sensibilità alle
radiazioni”.
Ci sono
innumerevoli teorie su questo fenomeno, quelle che emergono maggiormente sono
la radioestesia fisica e la radioestesia mentale:
- La linea di pensiero fisicista si basa sul
principio che ogni corpo, oltre ad emettere le proprie radiazioni, viene
colpito da tutte quelle emesse dai corpi che lo circondano, inoltre, il pendolo
deve avere certe caratteristiche predefinite e precise per funzionare nel modo
migliore.
- La teoria della Radioestesia mentale, invece,
presuppone che l’operatore abbia un’attività dell’inconscio che lo aiuta a
conoscere tutto ciò che gli interessa ma che, per vari motivi, non è ancora in
grado di sapere, in questo caso tutte le operazioni meccaniche riguardanti il
pendolo passano in secondo piano, in quanto l’elemento primario è la capacità
mentale dell’operatore. In poche parole il pendolo viene considerato come un
mezzo utile a far emergere nella persona le facoltà paranormali.
Sempre seguendo le indicazioni della seconda teoria, il pendolo non deve essere
di un materiale specifico, ma deve essere il più personale possibile.
Cominciamo usando qualcosa come un piccolo cristallo, pendente, anello o altri
oggetti piccoli e leggeri ed attaccandoli ad una catenina, laccio, stringa o
qualcosa di simile. Si dovrebbe usare solamente per scopi divinatori e non per
altri usi. Possiamo comprarlo seguendo le corrispondenze delle pietre, ma per
quanto riguarda il dialogo radio-estetico potremmo utilizzare anche un tappo di
sughero appeso ad un filo, l’importante è che sia ben centrato in modo da non
pendere da nessuna parte.
Il pendolo, come
tutti gli strumenti divinatori, deve essere purificato e consacrato con i 4
elementi in luna piena.
La prima cosa da
fare per utilizzare il pendolo è stabilire un contatto personale e privato con
esso.
Per questo si
consiglia di tenerlo a contatto con la propria pelle e di farsi accompagnare
nella quotidianità.
Va conservato in un sacchetto di tessuto naturale, preferibilmente scuro (per non far passare la luce).
Per un ciclo lunare intero (da luna piena a luna piena) è bene anche tenerlo nel letto durante la notte, il periodo nel quale l’inconscio è più attivo.
Va conservato in un sacchetto di tessuto naturale, preferibilmente scuro (per non far passare la luce).
Per un ciclo lunare intero (da luna piena a luna piena) è bene anche tenerlo nel letto durante la notte, il periodo nel quale l’inconscio è più attivo.
Le condizioni
fisiche per utilizzare il pendolo devono essere di pulizia totale, è sempre
bene purificarsi prima di cominciare la seduta, come per la meditazione, è bene
non avere nessun restringimento o costrizione (reggiseno che tira, scarpe
strette.. ) i capelli devono essere sciolti, è necessario togliersi oggetti
metallici (anelli, orologi….)
A livello
psichico, invece, è bene che non ci siano influenze derivate dal coinvolgimento
emotivo, per riuscire è necessario acquisire una disciplina che consenta di
arrivare al rilassamento fino a raggiungere il vuoto mentale.
CONSIGLI PER LA LETTURA :
Non mettersi mai
vicini a specchi che riflettono verso di voi. Sedersi ad un tavolo, con i piedi
appoggiati bene a terra e vicini, (mai accavallare le gambe) appoggiare sopra
il gomito del braccio destro (o sinistro se si è mancini), l’altra mano chiusa
a pugno senza stringere, prendere il filo del pendolo fra il pollice e l’indice
(o il medio), stringere leggermente (mai nervosamente) il filo. La figura deve
ricordare una gru.
La lunghezza
ideale del filo è quella che vi consente di tenere il pendolo a 3-4 cm di distanza dal tavolo.
Ci sono degli orari favorevoli, l'alba e il tramonto in generale sono le
migliori. Il cielo non deve mai essere limpido. Fate attenzione al vento e gli
spifferi di aria. Le persone avverse sono refrattarie e influenzano
negativamente la riuscita. La tensione prima del movimento arriverà dalla
spalla, assecondare le vibrazioni e rimanere in attesa della risposta guardando
il pendolo.
Il dialogo con il
pendolo è personalissimo, bisogna stabilire un codice personale che permetta di
interpretare le rotazioni o i movimenti lineari come risposte negative o
positive. (Senso orario destrorso, senso antiorario sinistrorso, trasversali e
longitudinali). In seguito si procederà attenendosi sempre al proprio codice.
Per fare questo
dobbiamo chiedere al pendolo stesso di indicarci la risposta positiva, quella
negativa e l’incertezza. È utilissimo tenere un diario dove si annoteranno
tutte le domande e le risposte ottenute, per confrontarle in futuro. Per poter
comunicare in maniera corretta dal pendolo e per ottenere risultati
soddisfacenti bisogna imparare a porre al pendolo le domande giuste. Mai fare domande
che possono avere più risposte o che possono lasciare dubbi, non fare mai due
domande in una sola frase (Domani ci sarà il sole o pioverà?). Anche nell’uso
stesso dei verbi bisogna fare attenzione a ciò che si esprime nella domanda.
Per imparare a fidarsi
del pendolino, una volta stabilito il codice, dobbiamo porgli domande delle
quali conosciamo esattamente la riposta, oppure domande delle quali possiamo in
futuro verificare la risposta esattamente.
UTILIZZO DEL PENDOLO PER:
1) Trovare oggetti in un ambiente
circoscritto: con il pendolo in mano concentrarsi sull’oggetto da cercare,
mettersi in un angolo della stanza e aspettare l’oscillazione, mettersi in un
altro angolo e attendere l’oscillazione, le due linee rette si incontrano dove
è l’oggetto nascosto.
2) Trovare oggetti all’esterno: il
pendolo indicherà la direzione con i movimenti lineari, mentre a con la
rotazione ellittica indicherà la distanza, più giri compie più ciò che si cerca
è lontano.
3) Chiedere consigli su incantesimi e
sui rituali: Chiedere al pendolo se gli ingredienti e gli strumenti sono
quelli giusti da utilizzare, se il momento è adatto, in questo caso rispettare
sempre la risposta, se capirà che non avete considerazione di lui non
risponderà più nella maniera corretta.
4) Come oracolo: Un oracolo non è
una predizione del futuro, ma un mezzo per chiedere consiglio al subconscio,
per conoscersi e per sapere come vivere nel miglior modo possibile.
5) Vite Passate: Potete scrivere
delle date su pezzi di carta piccoli, separati, e distanziarli, anche su un
tavolo. Chiedete delle vostre vite passate ed il pendolo si orienterà nella
direzione del foglio con la data accurata. Potete andare indietro nel tempo in
questo modo. Potete fare lo stesso con i continenti, fino al paese in cui
vivevate. Le persone che conoscete e le loro relazioni con voi in vite passate.
Scrivete su fogli di carta separati: amante, amico/a, sposo/a , familiare e
così via. Nominate la
persona e fate la domanda.
6) Salute: Chiedete di ogni area del
vostro corpo o dell’aura di qualcuno di cui volete sapere qualcosa. Continuate
ad approfondire le domande dopo ogni risposta che ricevete.
7) Relazioni: (non è giusto entrare
nella privacy altrui) Un pendolo può dirvi ogni sorta di cosa delle altre
persone. Una foto o un oggetto personale della persona è un grosso aiuto, ma
non è necessario. Tenete solo il pendolo sull’oggetto e fate domande.
8) Luoghi dove poter acquistare oggetti
o ottenere riparazioni: Aprite l’elenco telefonico e chiedete dove sia il
meno caro e di miglior qualità . Dite il nome del posto e il pendolo dirà si o
no . Un pendolo può servire anche per diagnosticare problemi meccanici prima di
smontare un pezzo o portarlo dal meccanico.
9) Carte del tarocco: Disponete
diverse Carte del Tarocco secondo quante sono le possibili risposte a una
domanda. Fate la domanda e il pendolo comincerà a orientarsi nella direzione
della carta con la risposta, finché non si ottiene un si con il pendolo
direttamente sopra la carta.
Ogni domanda “si o no” può essere risposta con precisione con un pendolo.
Piccoli cartoncini o carta con nome di persone, posti o cose, possono essere
disposti da destra verso sinistra e il pendolo si orienterà nella direzione del
cartoncino con la risposta.
STRUMENTI CHE SI
POSSONO USARE:
1) Quadranti: Si possono usare anche delle
tavole radioestetiche, quadranti che riguardano vari argomenti per ottenere
delle risposte a domande più ampie. Il quadrante è un cerchio diviso in spicchi
dove verranno indicate le varie caratteristiche (tendenze caratteriali, lettere
dell’alfabeto, mesi dell’anno….), si posiziona il pendolo al centro e si
formula la domanda. Il pendolo non si fermerà su uno spicchio ma oscillerà
verso quello giusto partendo dal centro.
2) Cartine geografiche o elenchi
telefonici: Sono molto utili per i rintracci.
3) Testimoni: Sono campioni di un
oggetto che ci si propone di cercare. È un punto di riferimento che serve per
sensibilizzare il pendolo e farlo entrare in sintonia con l’oggetto che si
cerca. Dopo ogni seduta va lavato con acqua e sapone neutro, visualizzando
l’energia e la sporcizia che se ne vanno.
Non far toccare mai il pendolo da nessuno, si deve caricare solo di noi stessi. Quando verifichiamo che la risposta non è esatta, dobbiamo interrogarci per prima cosa sulla correttezza della domanda posta, e riprovare, cercare di capire il motivo della risposta errata, se i motivi della richiesta sono onesti, forse dipende dal nostro stato fisico: eravamo forse stanchi? Abbiamo in qualche modo influito nella risposta? Forse è meglio riprovare quando saremo in condizioni di farlo.
Non far toccare mai il pendolo da nessuno, si deve caricare solo di noi stessi. Quando verifichiamo che la risposta non è esatta, dobbiamo interrogarci per prima cosa sulla correttezza della domanda posta, e riprovare, cercare di capire il motivo della risposta errata, se i motivi della richiesta sono onesti, forse dipende dal nostro stato fisico: eravamo forse stanchi? Abbiamo in qualche modo influito nella risposta? Forse è meglio riprovare quando saremo in condizioni di farlo.
Credits to:
COMPLIMENTI, E' FATTO MOLTO BENE.
RispondiEliminaGRAZIE PER LE SPIEGAZIONI CONCERNENTI L'USO DEL PENDOLO,LE TROVO PREZIOSE.